Dal 19 ottobre al 7 gennaio 2024 nella Biblioteca Leopardi
In esposizione nelle antiche sale della Biblioteca le opere di: Enrico Pulsoni (Avezzano,1956), Paolo Canevari (Roma,1963), minusLog (duo artistico attivo dal 2012, composto da Manuela Cappucci e Giustino Di Gregorio), Giulia Napoleone (Pescara, 1936), Carla Iacono (Genova,1960), Sabine Delafon (Grenoble,1976), Giuseppe Stampone (Cluses,1974), Lamberto Pignotti (Firenze, 1926), Ulrich Egger (St. Valentin auf der Haide,1959), Julia Krahn (Jülich, 1978), Giuseppe Ciracì (Brindisi, 1975) e Giusy Calia (Nuoro,1971), Miho Tanaka (Yamanashi,1998), Vettor Pisani (Roma,1940), Deborah Napolitano (Caserta,1973), Mrdjan Bajic (Belgrado,1957), Sebastian Contreras (Buenos Aires,1972), Fabrizio Cotognini (Macerata,1983) e Matthias Kostner (Bolzano, 1982), Naoya Takahara (Ehime,1954), Ciro Vitale (Scafati,1975).Casa Leopardi ha inaugurato nelle sale della celebre Biblioteca del palazzo di Recanati purissimo azzurro», la seconda mostra del ciclo InterValli, con la quale uno dei luoghi più prestigiosi della cultura italiana si apre all’arte contemporanea, visitabile dal 19 ottobre 2023 fino al 7 gennaio 2024. Il nuovo sguardo sul contemporaneo ispirato da Giacomo Leopardi dialoga con i visitatori, tra i ventimila volumi storici che hanno formato il genio del Poeta, partendo dal suggestivo verso della sua famosa lirica La ginestra, o il fiore del deserto, composta a Torre del Greco nella primavera del 1836. "Siamo molto felici di aver aperto nuovamente gli spazi della Biblioteca a un’esposizione d’arte, InterValli è la dimostrazione che la Biblioteca Leopardi è un luogo vivo che continua a produrre cultura nel rispetto dello spirito rivoluzionario con cui Monaldo, padre del Poeta l’ha fondata nel 1812 per sé, per i suoi figli, gli amici e i concittadini. – Ha affermato la contessa Olimpia Leopardi, discendente di Giacomo – Pur non essendo una conoscitrice di arte contemporanea, sono particolarmente colpita da come artisti di nazionalità, età, percorsi differenti, riescano a esplorare l’immaginario leopardiano in modo così personale. Credo che, oggi più che mai, l’arte – nutrimento indispensabile per lo spirito – abbia la possibilità di costruire ponti fra differenti culture e possa ricordarci che le differenze sono una ricchezza. Il nostro Paese testimonia arte e bellezza e ogni luogo della cultura ha la sua missione; spero che Casa Leopardi possa aiutare a diffondere il concetto leopardiano di social catena, inteso come fratellanza, necessità di sostenersi tra uomini e, insieme, volgere lo sguardo alla Natura". Una mostra intergenerazionale e internazionale, nata da un’idea di Olimpia Leopardi e curata da Antonello Tolve, allestita negli spazi vivi della storica Biblioteca, dove la letteratura apre le porte a ventuno nomi dell’arte, nati tra gli anni Venti e Novanta del secolo scorso che vedono nell’ "odorata ginestra"… ( Corriere TV ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/recanati-biblioteca-leopardi-espone-l-arte-contemporanea-la-nuova-mostra-in-purissimo-azzurro/e0b8e408-7316-11ee-b12d-3a48784b526b