https://www.raiplay.it/programmi/ore14 – Sono da poco passate le 14 del 26 agosto 2010 quando Sarah Scazzi, 15 anni, esce dalla sua abitazione di Avetrana per raggiungere la cugina Sabrina Misseri con cui ha progettato di trascorrere il resto del pomeriggio in spiaggia. Tra le due case ci sono 600 metri, ma nei pochi minuti che le separano si perdono le tracce della ragazza. Il suo cellulare squilla a vuoto, passano poche ore e la mamma Concetta Serrano si rivolge ai carabinieri che immediatamente si mettono alla ricerca della ragazza. Allontanamento volontario o sequestro di persona: col passare delle ore e dei giorni si moltiplicano gli appelli della mamma di Sarah ma anche quelli dei Misseri, in particolare della cugina Sabrina, spesso in lacrime e
apparentemente distrutta dal dolore. Ma di Sarah nessuna traccia. Comincia a parlare con i giornalisti anche il papà di Sabrina, quello zio Michele dall’aria così dimessa, sempre pronto a rilasciare interviste. Sullo sfondo la moglie Cosima, austera, di poche parole, che non esita ad un certo punto ad allontanare anche fisicamente il marito dai giornalisti. Ma ormai Misseri è un fiume in piena. Ha gettato il corpo della piccola Sarah in un pozzo, dove nessuno forse l’avrebbe mai ritrovata
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