Delle straordinarie coste di Nardo’ (LE) abbiamo scelto di filmare le zone prospicienti la Torre Sant’Isidoro e la Torre Uluzzo.
Il litorale è molto bello, a tratti roccioso e a tratti con spiagge naturali di sabbia bianchissima.
Lungo il litorale una vasta zona protetta dove è consentito solo l’accesso a piedi frequentato dai naturalisti.
La Torre Sant’Isidoro è una delle numerose torri costiere di avvistamento del Salento costruita da Carlo V, nel XVI secolo, per difendere il territorio dagli assalti dei Saraceni.
La torre si trova nel comune di Nardo’ a circa 50 metri dal mare.
È costruita con blocchi di carparo regolari e si sviluppa su tre livelli. Il piano terra, privo da accessi esterni, presenta una struttura tronco-piramidale a base quadrata. Gli ultimi due piani si sviluppano in verticale, con struttura a parallelepipedo, ed un marcapiano nella parte superiore. Il marcapiano presenta una serie di beccatelli e una caditoia per ogni lato.
L’unico accesso è rappresentato da una maestosa scalinata che conduce al primo piano e che è collocata sul lato opposto a quello che dà sul mare. Il locale più ampio è quello collocato al primo piano. Da questo si può raggiungere sia il piano terra, attraverso una botola, sia il secondo piano, tramite una scala ricavata su una parete laterale. Sul terrazzo è presente una piccola guardiola. Comunicava a sud con Torre dell’Inserraglio e a nord con Torre Squillace.
La torre è di proprietà demaniale ed è utilizzata come abitazione estiva. In passato è stata abitata tra gli altri dai torrieri capitani Gian Camillo Levere e da Gaetano Lauvè.
Torre Uluzzo, o Crustano, è una torre costiera del Salento situata nel comune di Nardò e ricadente nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Di dimensioni minori rispetto alle altre torri circostanti, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive, per volere di Alfonzo de Salazar, dal mastro neretino Leonardo Spalletta.
Costruita sulla sommità di uno sperone roccioso e già ultimata nel 1575, la torre presenta una forma tronco piramidale ma è parzialmente crollata. La copertura non è più presente e restano in piedi solo alcune pareti, costruite con conci irregolari; in particolare il lato nord e il lato rivolto verso il mare sono i meglio conservati. Rimangono visibili i resti di qualche piombatoia e delle mensole di appoggio per il coronamento.
Da alcuni documenti si apprende che la torre fu frequentata sino al 1695 e che nel XVIII secolo risultava già gravemente compromessa.
Comunicava a nord con Torre dell’Inserraglio e a sud con Torre dell’Alto.