Sono passati 10 anni dalla morte di Don Gallo e a Genova la sua Comunità San Benedetto al Porto resiste, e tiene alti i propri valori.
Sono sempre stato a favore e ho sempre appoggiato l’idea delle comunità aperte, che lasciano ogni giorno all’individuo la possibilità di scegliere se andare, o restare.
E il non giudizio… che dà a chiunque e sempre la possibilità di riscatto.
Don Gallo era speciale, la sua energia era contagiosa, aveva quella “genovesità” che crea ponti e non muri.
Questo lo notai subito al primo giorno che c’incontrammo, e diventammo subito amici.
Eravamo al Teatro Carlo Felice di Genova per una serata in onore di Fabrizio De André.
Lui arrivò con gli invitati “d’onore” – i suoi ultimi – sparsi nelle prime file…
Quella sera cantare “Amico Fragile” davanti anche a loro, per me è stata una cosa straordinaria.
WIVA DON GALLO!