COMANDANTE - Venezia 80 - Intervista a Edoardo De Angelis e Pierfrancesco Favino

#PierfrancescoFavino e il regista #EdoardoDeAngelis ci raccontano di #Comandante, film che ha aperto l’80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de #labiennale e che vedremo prossimamente al cinema.

In Concorso a #Venezia80, scritto da Sandro Veronesi con Edoardo De Angelis e interpretato da Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh e con Silvia D’amico.

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Ecco un’intervista a Edoardo De Angelis e Pierfrancesco Favino, regista e attore del film “Comandante”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 80:

Intervistatore: Edoardo, Pierfrancesco, benvenuti. “Comandante” è un film di guerra, ma è anche un film sulla natura umana. Cosa vi ha spinto a realizzare un film su questo tema?

Edoardo De Angelis: Mi ha sempre affascinato il mondo dei sottomarini e la vita dei marinai che lo vivono. Mi sono immaginato come sarebbe stato dover affrontare una guerra in un ambiente così claustrofobico e pericoloso. E ho pensato che sarebbe stato interessante raccontare una storia di umanità e di coraggio in un contesto così drammatico.

Pierfrancesco Favino: Io ho sempre cercato di interpretare personaggi che fossero complesse e sfaccettate. Il comandante Amati è un uomo che si trova in una situazione estrema, che mette a dura prova la sua umanità e la sua etica. È un personaggio che mi ha affascinato e che ho cercato di interpretare con la massima sincerità.

Intervistatore: Il film è ambientato nel 1943, in un momento storico molto difficile per l’Italia. Quali sono gli elementi storici che avete voluto raccontare?

Edoardo De Angelis: Volevo raccontare l’Italia di quel periodo, un’Italia divisa, in guerra con se stessa. Volevo raccontare la storia di uomini e donne che hanno dovuto fare delle scelte difficili, in un momento in cui la vita era in continuo pericolo.

Pierfrancesco Favino: Il film è anche un omaggio alla Resistenza italiana. I marinai del comandante Amati sono uomini che si ribellano al fascismo e che combattono per la libertà. Sono uomini che non si arrendono, anche quando le cose sembrano perdute.

Intervistatore: Il film è stato girato in un vero sottomarino, cosa che ha reso le riprese molto complesse. Quali sono state le maggiori difficoltà?

Edoardo De Angelis: La difficoltà maggiore è stata quella di lavorare in un ambiente così piccolo e claustrofobico. È stato necessario trovare soluzioni creative per girare le scene, senza ostacolare il lavoro dell’equipaggio del sottomarino.

Pierfrancesco Favino: È stata un’esperienza molto intensa. Abbiamo vissuto in un sottomarino per diversi giorni, e abbiamo dovuto imparare a convivere con le sue limitazioni. È stata un’esperienza che mi ha arricchito umanamente e professionalmente.

Intervistatore: “Comandante” è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 80. Quali sono le vostre aspettative?

Edoardo De Angelis: Sono molto contento di aver presentato il film alla Mostra del Cinema di Venezia. È un’occasione importante per far conoscere il nostro lavoro a un pubblico internazionale.

Pierfrancesco Favino: Sono molto emozionato di essere qui a Venezia. È un festival importante, che ha sempre dato spazio al cinema italiano. Sono orgoglioso di rappresentare il cinema italiano in questa occasione.

Intervistatore: Grazie per la vostra disponibilità.

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Di RCvideo