Campana (CS) - Calabria - Italia - Video con drone

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Campana è un comune italiano della provincia di Cosenza in Calabria.
In passato il paese era noto come Calaserna (Calasèrna in greco-calabro).
Campana è un paese della Presila Cosentina, situato a metà strada tra mare e montagna, a 612 metri sul livello del mare, con una superficie di 104,65 km².
Durante gli anni della seconda guerra mondiale, una famiglia di profughi ebrei polacchi, i Merzer (padre, madre e una bambina) fu confinata a Campana. Durante il periodo di soggiorno coatto la coppia dette alla luce un’altra bambina, il 15 febbraio 1942. La famiglia fu liberata con l’arrivo dell’esercito alleato nel settembre 1943 e già nel luglio 1944 poté emigrare negli Stati Uniti.

Monumenti e luoghi d’interesse
Nel centro del paese vi è un gruppo scultoreo dedicato ad Aldo Moro e alle vittime della strage di via Fani, opera dello scultore Cesare Baccelli.

Poco distante dal caseggiato del paese è presente il complesso i Giganti di Pietra di Campana, detti anche Pietre dell’Incavallicata, sono due formazioni rocciose, ritenute essere in realtà sculture megalitiche, nei pressi di Campana nel parco nazionale della Sila.

Non ci sono certezze in merito alle origini dei due megaliti, infatti se da una parte sono ritenuti frutto dell’ingegno umano, è altresì probabile che le forme siano state modellate dai fenomeni atmosferici nel corso degli anni. Le due formazioni erano già note nel XVII secolo, come testimoniato da uno scritto del vescovo di Isola Francesco Marino, che definì la statua identificata come Ciclope: "Il gran colosso caduto al suolo a causa dei terremoti". Inoltre la zona in cui sono situate è stata definita, in una mappa della Calabria disegnata da Giovanni Antonio Magini nel 1603 "Il Cozzo dei Giganti".

Ritenendole opere di scultura sono state formulate tre differenti ipotesi sulla loro datazione: la prima le fa risalire alla spedizione di Pirro nei primi anni del III secolo a.C., vista la comprovata presenza di elefanti da guerra nell’esercito del monarca epiriota; la seconda ipotesi non si discosta di molti anni dalla prima, sostenendo che siano state realizzate dai soldati cartaginesi agli ordini di Annibale durante la seconda guerra punica; la terza infine identifica l’Elefante con la riproduzione di un esemplare di Palaeoloxodon antiquus, una specie di elefante vissuta ed estintasi nel Pleistocene, attribuendo la realizzazione di entrambi i monoliti ai primi abitanti della Calabria. Il ritrovamento di un fossile pressoché intatto di antiquus nel vicino lago Cecita confermerebbe l’ipotesi che quella specie abitava l’area della Sila.

Descrizione
La prima statua, chiamata "Elefante" è alta 5,5 m e potrebbe rappresentare un elefante da guerra o un Palaeoloxodon antiquus. La seconda, alta 7,5 m, è invece mutila nella parte alta ma sembrerebbe rappresentare le gambe di un essere umano ed è stata pertanto ribattezzata "Ciclope" o anche "Guerriero Seduto". Al di sotto le statue sono state scavate.

Fonte: Wikipedia

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Di RCvideo