Bernalda (MT) - Basilicata - Italia

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Bernalda è un comune italiano della provincia di Matera in Basilicata.

La storia di Bernalda non è molto antica, se la si mette in relazione con altri centri del Metapontino. Verso la fine del III sec. a.C. la città di Metaponto fu saccheggiata e completamente distrutta dai romani. Una parte dei suoi abitanti si spostò sulla collina tra l’attuale chiesetta di San Donato e la Madonna degli Angeli, dove dettero origine ad un agglomerato di case denominato Camarda.
Di queste origini greche non si è ancora in grado di fornire alcuna testimonianza certa. Il primo documento in cui si trova citato un villaggio con il nome di Camarda risale al 1099. Successivamente, nell’anno 1180, Camarda, già costituita come feudo, fu assegnata a Riccardo e nel 1350 ne divenne proprietario Bertrando del Balzo, conte di Montescaglioso.

Sebbene il lungo periodo che la precede sia tuttora avvolto nel mistero, la storia di Bernalda emerge dall’incertezza soltanto alla fine del XV secolo. Il nome Bernalda risale, infatti, al 1497 quando, sulle rovine dell’antica città di Camarda, il segretario del re Alfonso II d’Aragona, il nobile cosentino Bernardino de Bernaudo, membro dell’omonima famiglia patrizia calabrese, decise di spostare il villaggio di Camarda nella zona del Castello. Il barone prestò la massima attenzione nel costruire il nuovo centro abitato, che infatti da lui prenderà il nome di Bernalda, situandolo sul promontorio sporgente sulla vallata del Basento e dandogli un impianto viario in cui sette strade larghe vennero intersecate da otto stradine trasversali che oggi formano il centro storico. Lungo le strade più importanti sorsero i palazzi signorili, caratteristici del paese.

Sempre durante la dominazione aragonese furono costruiti il Castello e la Chiesa Madre.

Nel 1735 dimorò a Bernalda Carlo III di Borbone, il quale volle visitare i territori del suo regno, appena acquisito in seguito alla guerra di secessione polacca. Per la grande ospitalità ricevuta, il re volle premiare il centro che lo aveva ospitato e il 21 giugno 1735, con un decreto legislativo, conferì a Bernalda il titolo di città. Il 9 febbraio 1799 il generale Jean Antoine Étienne Vachier detto Championnet inserì il paese nel circondario di Pisticci. Giuseppe Maria Alfano, negli anni Venti del 1800, descrive l’economia agricola del paese, appartenente alla diocesi di Acerenza (PZ), ricca di grano, legumi, olio, cotone e pascoli. Nello stesso periodo, il 21 dicembre del 1819, re Ferdinando I di Borbone firmò il decreto (n. 2020) che permise la celebrazione di una fiera annuale: «da’ 16 fino al mezzodì de’ 19 di maggio», dedicata al patrono San Bernardino da Siena. Il successore Ferdinando II di Borbone, il 1º dicembre del 1831 autorizza, (decreto n. 636), l’ampliamento del borgo, scegliendo il fondo denominato “Difesa di san Donato”, che si trova all’estremo opposto rispetto al nucleo urbanistico sorto attorno alla Chiesa Madre e al castello.[8] Qualche anno più tardi, nel 1834, venendo incontro ai tanti contadini bisognosi, fu istituito anche qui un monte frumentario. I moti del 1820-1821 e dei decenni successivi suscitano anche in paese posizioni contrastanti, arresti e aiuti per la spedizione garibaldina.

Nel 1864 gli abitanti censiti sono circa seimila, ma l’economia è ancora prevalentemente agricola, grazie al cotone e allo zafferano. Non manca la pesca, grazie alla vicinanza del fiume Basento e la caccia nei boschi limitrofi.

Anche Bernalda è stata purtroppo teatro di eccidi della popolazione civile, stragi legate alle situazioni storico-politiche e sociali del tempo: da quella del 26 marzo 1862, perpetrata nel quadro della repressione del brigantaggio, che provocò 10 o 12 vittime[11], a quella dell’8 aprile 1888, provocata dalla repressione delle proteste popolari contro la "tassa di capitazione", che fece quattro morti[12], fino a quella fascista del 31 gennaio 1923, che costò la vita a 3 persone.

Come nel resto del Mezzogiorno, tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e la prima metà del Novecento anche molti abitanti di Bernalda emigrarono in cerca di fortuna.

Nel 1930 il territorio comunale, prima molto piccolo, si ampliò notevolmente con l’acquisizione dell’area di Metaponto e il conseguente sbocco sul mare, prima appartenente al comune di Pisticci.

Architetture religiose
Chiesa di San Bernardino da Siena
Chiesa Madonna del Carmine
Chiesa del Convento, il Convento di Sant’Antonio da Padova

Architetture militari
Castello di Bernalda: Il castello fu costruito con ogni probabilità dai Normanni, nell’XI secolo e restaurato dagli Aragonesi, durante la loro dominazione, dove fu ampliato, fortificato e difeso da un fossato e da un ponte levatoio. A ponente si nota una torre sottile e quadrata più antica degli altri bastioni di forma rotonda e la facciata che guarda la Chiesa Madre è frutto di un successivo rifacimento.

Fonte: Wikipedia

Di RCvideo