COSENZA :: 02/10/2024 :: "Finalmente la Corte ci ha dato ragione. Nel momento in cui ho realizzato che la giustizia stava arrivando, il mio pensiero è andato subito a mio fratello, a mio padre e a mia madre, che è ancora in vita ma che, a causa della sua malattia, probabilmente non riuscirà a comprendere appieno". Queste sono state le parole di Donata Bergamini, sorella di Denis, che ha commentato con voce rotta dall’emozione la sentenza della Corte, che ha condannato Isabella Internò a 16 anni di carcere.
"Ho pensato subito anche ai miei figli – ha continuato – che finalmente potranno lasciarsi alle spalle questa macchia. Ho sempre detto loro che bisogna avere fiducia nella giustizia, che prima o poi arriva. Ho provato gioia anche per i miei nipoti, che non dovranno sopportare ciò che i miei figli hanno vissuto".
Quando le è stato chiesto cosa ha provato vedendo Isabella Internò, ha risposto: "Niente, non mi ha fatto alcun effetto. Per me quella persona era già in prigione da tempo".
Donata Bergamini ha poi ringraziato i suoi legali: "Se siamo arrivati a questo punto, il merito è anche dei miei avvocati, oltre che della Procura di Castrovillari. Il loro impegno non è stato solo morale, ma anche fisico, considerando quanto sia complicato per noi che viviamo in Emilia-Romagna raggiungere la Calabria. Fuori dall’aula, voglio ringraziare gli amici di Denis, gli abitanti della mia regione, e soprattutto la città di Cosenza: i tifosi e tutte le persone che mi sono state vicine in questi anni. Ho sentito un calore incredibile, lo stesso che mio fratello provava qui, tanto da preferire rimanere a Cosenza piuttosto che andare in una squadra più importante".
"La durata della condanna non mi interessa in questo momento – ha concluso Donata – ciò che conta davvero è che si è dimostrato quello che io e mio padre avevamo sempre saputo fin dall’inizio: Denis è stato ucciso".