Ascoli Satriano (FG)

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Ascoli Satriano è un comune italiano della provincia di Foggia in Puglia.

Storia
Antichità
La città fu un importante centro di origine certamente preromana. I primi abitanti furono i Dauni, popolazione indo-europea giunta via mare dalle sponde illiriche nell’XI secolo a.C. che si mescolò con le preesistenti popolazioni di origine mediterranea. Fu l’antico toponimo Auhuscli – è questa la scritta che compare con lettere greche sulle monete che vi si coniavano tra il IV e il III secolo a.C. che si trasformò nel latino Ausculum è stato ricondotto al termine aus(s), ossia fonte. Dagli antichi Romani era chiamata Ausculum Apulum, con riferimento all’antica Apulia.

Nel 279 a.C. nei pressi della città si verificò la battaglia che oppose i Romani, che avevano già fatto grandi passi nella loro espansione sul suolo italico, a Pirro, re dell’Epiro chiamato in aiuto dalla colonia greca di Taranto in funzione antiromana. L’effimera affermazione delle truppe di Pirro, costata molto in termini di vittime all’esercito dell’Epiro, rese proverbiale l’espressione "vittoria di Pirro": secondo Plutarco, «a uno che gli esternava la gioia per la vittoria, Pirro rispose che un’altra vittoria così e si sarebbe rovinato».

Entrata definitivamente nell’influenza di Roma, Ascoli non perse il diritto di coniare monete di bronzo a suo nome. Durante la seconda guerra punica (218-201 a.C.), culminata nella battaglia di Canne, la città tenne salda l’alleanza con Roma contro Annibale. Durante la guerra sociale, Lucio Cornelio Silla vi fondò la Colonia Militare Firmana, assegnandola ai veterani della Legio Firma, in località Giardino, vicino al nucleo urbano ascolano, in ottima posizione per controllarne militarmente il territorio. Fu qui che, probabilmente, sostò il poeta Quinto Orazio Flacco durante il suo celebre viaggio a Brindisi, nel 38 a.C.

Medioevo ed età moderna
Distrutta a metà del IX secolo dai saraceni nel 1040, la città si ribellò ai bizantini uccidendo il catapano Niceforo Doceano; il 4 maggio 1041 si combatté a pochi chilometri dalla città la battaglia di Montemaggiore che assicurò ai Normanni il dominio delle Puglie. Durante la dominazione angioina, fu feudo di parecchie casate, tra le quali quella dei d’Aquino e degli Acciaiuoli, e spesso teatro di rivolte contro i signori feudali e alcuni vescovi della città, che era sede vescovile, secondo la tradizione, dal I secolo.

Nel 1530 fu infeudata ad Antonio de Leyva e successivamente ai duchi Marulli. Nel 1753 per volere di Carlo III fu istituito ai fini fiscali l’Onciario catastale della Città di Ascoli.

Nel 1799 vi fu una rivolta sanfedista, ricordata da una lapide in piazza Cecco d’Ascoli.

Età contemporanea
A partire dalla fine dell’Ottocento la comunità ascolana fu interessata da un sempre più consistente fenomeno migratorio verso le Americhe, che raggiunse la sua acme tra il 1903 e il 1914, per poi arrestarsi durante il periodo bellico e il fascismo. Dopo i bombardamenti di Foggia, Ascoli Satriano fu liberata dalle truppe anglo-statunitensi. Ascoli Satriano è ricordata anche dallo scrittore irlandese James Joyce.

Monumenti e luoghi d’interesse
Basilica Cattedrale Natività della Beata Vergine Maria
Chiesa di San Giovanni Battista
Chiesa dell’Incoronata
Chiesa di San Potito Martire
Chiesa antica di Santa Lucia, costruita nel XVII secolo.
Chiesetta della Madonna della Libera
Chiesa della Madonna del Soccorso o della Misericordia
Chiesa della Madonna di Pompei
Chiesa di San Rocco

Ponte Romano del I-II secolo d.C.
Palazzo Visciola, del XVI secolo
Palazzo del Cavaliere
Villa mar.lli
Palazzo Angiulli, chiamato anche "caserma vecchia" è imponente complesso edilizio del 18º secolo appartenente ad una facoltosa famiglia agricola.
Palazzo Caggese, risale al XVII° secolo ed ha come particolarità una facciata con una serie di arcate.
Palazzo d’Alessandro, immobile sei-settecentesco, l’intero palazzo era costituito da un’ala delle cucine, un’ala per le abitazioni e il salone vero e proprio.
Palazzo De Benedictis, di stile barocco risale al XVIII° secolo con un’imponente facciata e balconi divisi da Iesene.
Palazzo D’Errico, risale al XX° secolo
Palazzo Frezza, XX°secolo.
Palazzo Papa, risalente al XIV°secolo
Palazzo Rinaldi e Farina, risalgono al XIII°secolo e come il precedente facevano parte degli edifici del monastero di S.Pietro.
Palazzo Vella, facente parte anch’esso del complesso di edifici del monastero di S.Pietro nel tempo ha subito diverse modifiche, presenta una particolare loggetta con una serie di archi.
Palazzo D’Autilia, imponente complesso del secolo XVIII, con facciata in mattoni con arcate e aperture di finestre.
Fontane romane, costruite dal magistrato romano Fundario Prisco in età imperiale, costituisce un importante complesso idraulico utilizzato fino all’avvento dell’acquedotto pugliese nel 1900.

Fonte: Wikipedia

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Di RCvideo